POLITICAAGRICOLTURA

PSR, Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli D’Italia, on. Raffaele Fitto. Disastro Annunciato, Ordinanza del TAR Pietra Tombale sull’Agricoltura Pugliese

DISASTRO ANNUNCIATO, ORDINANZA DEL TAR PIETRA TOMBALE SULL’AGRICOLTURA PUGLIESE

“Era già tutto previsto…un disastro annunciato, ma non per questo meno dannoso per l’Agricoltura pugliese: perché se errare è umano, perseverare è diabolico! L’ordinanza del Tar di Bari che blocca per l’ennesima volta la misura del PSR relativa agli aiuti per l’avvio di aziende di giovani agricoltori è il colpo mortale su un settore che non solo è in ginocchio, ma che al 31 dicembre (fra meno di due mesi) dovrà – ormai quasi sicuramente – restituire all’Europa circa 150 milioni di euro di quota FEASR non spesi per totale incapacità della Regione Puglia. Un disastro mai registrato prima! La Puglia è sempre stata in grado di programmare e utilizzare i fondi messi a disposizione in Agricoltura, un’attitudine positiva che consentiva anche di ricevere premialità aggiuntive: era la prima Regione del Sud per la spesa. Ora la situazione si aggrava con il pensionamento, per altro previsto, del dirigente dell’Autorità di Gestione del PSR, che lascia un ufficio strategico senza che ci sia stato un ordinato passaggio di testimone a persona che doveva essere individuata e affiancata da tempo, inoltre siamo in presenza di un assessore a mezzo servizio quando va bene, visto che Emiliano oltre a fare il presidente della Regione è anche assessore alla Sanità.

“Questa volta, però, siamo di fronte a un pasticcio senza precedenti: dove le responsabilità sono da ricercare fin dall’inizio della gestione Emiliano, quando sono stati sbagliati i criteri di selezione delle domande per partecipare all’Avviso pubblico, per cui le graduatorie pubblicate nel 2016 sono state più volte impugnate da ricorsi al TAR e quindi continuamente riviste decine di volte, ma inutilmente, perché ogni volta è stato come partecipare al Gioco dell’Oca: si rifacevano le graduatorie e partivano altri ricorsi. Un pasticcio dietro l’altro sulla pelle degli agricoltori pugliesi, in questo caso dei giovani che avevano deciso di non lasciare la ‘terra’ in tutti i sensi, di avviare nuove aziende agricole scommettendo su un settore, ma soprattutto su un futuro in Puglia. Basta la lettura dei dati per certificare il totale fallimento: sul bando del PSR per i giovani, a fronte delle 5.202 domande presentate, solo 750 domande sono state ammesse all’istruttoria, poco più di 1 domanda su 10. Di queste solo 1 risulta istruita.