IMPRESE, AMBIENTE E LEGALITÀ
IMPRESE, AMBIENTE E LEGALITÀ
EMILIANO INTERVIENE AL CORSO DI FORMAZIONE PROMOSSO DA LEGAMBIENTE SULLA LEGGE 68/2015
IMPRESE, AMBIENTE E LEGALITÀ.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che questa mattina è intervenuto al corso di formazione sulla legge 68/2015 promosso da Legambiente, che si è tenuto nella sede di Confindustria Bari. In particolare si è parlato di ecoreati e nuovi strumenti di difesa dell’ambiente e delle aziende rispettose della legge.
“La Regione Puglia sostiene fortemente le indagini in materia di tutela ambientale – ha detto il presidente Emiliano nel corso del suo intervento – La Puglia è spesso prima in Italia per numero di reati ambientali, non perché qui se ne compiano di più che altrove, ma perché qui li scopriamo. C’è una collaborazione molto forte tra Regione e Forze dell’Ordine. Così come ci viene chiesto di rinforzare le attività dell’Arpa Puglia anche a supporto delle attività delle procure.
In Puglia esistono impianti industriali completamente fuori norma, come nel caso di Taranto, che funzionano grazie a decreti del Governo in quanto considerati strategici, e che continuano a far danni all’ambiente e alla salute. Dodici decreti hanno derogato al diritto alla salute e all’eguaglianza del trattamento per Taranto. Vi invito quindi a condividere il senso di ingiustizia che si percepisce in questi luoghi del paese e della nostra regione, luoghi che sembrano lontani ma che distano solo poche decine di chilometri. In giornate come questa non posso non condividere e richiamare l’attenzione su questi temi”.
“Non è possibile – ha proseguito – regolare in modi distinti le stesse situazioni, perché ci sono tantissimi altri casi di impianti che non godono di quelle deroghe: un’anomalia che mette in difficoltà anche chi deve effettuare i controlli. Lascio poi ai giuristi la valutazione su cosa succede a livello europeo in tema di concorrenza, quando solo una impresa gode di questo tipo di aiuti e vantaggi rispetto a tutte le altre”.
“Come Regione Puglia siamo impegnati ad affermare una visione e cioè che Europa e Italia hanno una tale capacità di innovazione tecnologica che devono costruire gli impianti utilizzando le migliori innovazioni esistenti, diminuendo al massimo i rischi. Non è accettabile che per colpa dei costi elevati queste innovazioni non vengano fatte, come nel caso dell’ex Ilva che non viene decarbonizzata perché il carbone costa meno del gas. Non si possono esporre l’ambiente e la popolazione a rischi e danni enormi quando la tecnologie consente di ridurli. Questo l’Unione Europea non lo consente – ha concluso Emiliano – e noi abbiamo il dovere di batterci sino alla fine perché queste cose si realizzino”.