Il TG WebTV Puglia, appuntamento con le notizie regionali
Al via la sperimentazione del dispositivo palmare SiMoT presso l’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari. Il SiMoT, delle dimensioni di una chiavetta USB, mira a condurre diagnosi precoci di tumori e altre patologie utilizzando piccoli campioni biologici come sangue, saliva o urine. L’iniziativa, supportata dalla Regione Puglia, coinvolge anche l’Università degli Studi di Bari, l’Università di Brescia e fa parte della Cabina di Regia del Centro di Innovazione in Single-Molecule Digital Assay. Questa collaborazione, con il Ministero della Salute che valuterà la sperimentazione, è un passo significativo verso il potenziale utilizzo del SiMoT per effettuare analisi direttamente a casa o nello studio del medico curante.
La Control Room di Acquedotto Pugliese, definita il “cervello digitale”, è ora operativa a Bari. Questa struttura tecnologica avanzata mira a garantire una maggiore tutela della risorsa idrica, prevenire anomalie e consentire interventi rapidi e mirati. Attraverso l’elaborazione di milioni di dati, la Control Room migliorerà il monitoraggio delle reti idriche e fognarie estese su 33mila chilometri, inclusi 185 depuratori e 5 potabilizzatori. Tra i benefici attesi ci sono analisi predittive per la gestione mirata delle manutenzioni, tracciamento completo delle segnalazioni dei clienti, riduzione delle perdite e supporto a decisioni strategiche basate sui dati. Questa innovazione rappresenta un passo importante verso una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse idriche. Inaugurata a Bari il “Villaggio Trenta Ore per la Vita Agebeo”, una struttura destinata all’accoglienza di bambini affetti da tumore e delle loro famiglie. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha presenziato all’evento insieme alla madrina Lorella Cuccarini e al presidente di Agebeo, Michele Farina. Il villaggio, realizzato su un terreno confiscato alla mafia, è un progetto che si inserisce nell’ambito delle azioni di antimafia sociale e di riutilizzo per fini sociali dei beni confiscati. La Regione Puglia ha contribuito con un finanziamento di un milione di euro. La struttura comprende 10 moduli abitativi per l’accoglienza e la riabilitazione, con un costo complessivo di circa 1,7 milioni di euro. Ogni alloggio, dotato di climatizzazione, può ospitare fino a 4 membri del nucleo familiare. Questo progetto rappresenta non solo un importante supporto alle famiglie colpite dalla malattia, ma anche un esempio positivo di riutilizzo di beni confiscati alla mafia per fini sociali.La firma del Protocollo d’intesa a Roma per la valorizzazione ad uso duale del Castello Svevo di Vieste rappresenta un passo significativo verso la concretizzazione di un progetto che unisce la sicurezza garantita dalle Forze Armate alla valorizzazione del patrimonio territoriale. La collaborazione tra il Ministero della Difesa, la Regione Puglia e il Comune di Vieste mira a valorizzare parti significative del castello per iniziative culturali e turistiche, preservando così il patrimonio storico della città. Questo progetto incarna il concetto di ‘fare Sistema Paese’, dimostrando come la collaborazione tra enti pubblici e forze armate possa portare a risultati positivi che beneficiano l’intera comunità. La valorizzazione ad “uso duale” del Castello Svevo apre nuove prospettive per Vieste e offre ai cittadini l’opportunità di godere di un luogo ricco di storia e bellezza.
Giampiero Buonsante