Agricoltura: dal 24 Aprile il Click Day del decreto flussi.
Le aziende agricole potranno presentare la richiesta telematica per richiedere l’ingresso di lavoratori dall’estero. Si stima che un quarto degli stagionali sia di provenienza extracomunitaria
Scatta domani l’atteso “click day” per la presentazione delle domande di nullaosta relative ai lavoratori stagionali di provenienza extracomunitaria. Il cosiddetto Decreto Flussi, infatti, pubblicato lo scorso 9 aprile, da domani permetterà alle imprese operanti sul territorio italiano di assumere regolarmente immigrati. Si tratta di un provvedimento tanto atteso dal settore primario: per molti comparti, infatti, i lavoratori dall’estero risultano spesso essenziali. Le associazioni di categoria del mondo agricolo stimano che gli immigrati che arrivano per l’impiego stagionale rappresentano un quarto della forza lavoro: senza di loro il settore andrebbe, pertanto, in crisi. “Ho seguito l’iter dell’approvazione del provvedimento, cercando di sollecitarne l’adozione così da venire incontro alle esigenze del settore agricolo – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S della Commissione Agricoltura della Camera – Come auspicavo poche settimane fa, dopo il benestare della Corte dei Conti, il Governo ha provveduto in maniera rapida. Il click day di mercoledì 24 aprile permetterà alle imprese agricole di presentare la propria richiesta di manodopera”. Il datore di lavoro che intende assumere un lavoratore residente all’estero deve inviare, tramite la procedura telematica sul portale del Ministero dell’Interno, una richiesta nominativa di assunzione, rispettando le tempistiche stabilite dallo stesso decreto e comunque entro la scadenza del 31 dicembre prossimo. Per le modalità di compilazione dei moduli e l’invio delle domande varranno le procedure burocratiche note negli scorsi anni e ci si potrà avvalere delle associazioni di categoria agricole, mentre l’accesso al sistema informatico degli Sportelli unici per l’immigrazione sarà consentito solo a coloro che avranno un’identità Spid (Sistema pubblico di identità digitale).