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Alloggi popolari. Laricchia (M5S): “La Regione avvii una verifica sulla gestione appalti Arca e sull’assegnazione delle case”

La consigliera del M5S Antonella Laricchia ha depositato un’interrogazione indirizzata all’assessore alle Politiche Abitative Pisicchio e al Presidente Emiliano, per sapere se la Regione abbia già attivato, nell’ambito delle proprie competenze, una verifica interna sulla gestione di Arca Puglia. “Arca Puglia Centrale – spiega la pentastellata – nell’ultimo anno è sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti per presunti casi di corruzione nella gestione di alcuni appalti. Un’inchiesta che ha portato, a dicembre 2017, alla revoca dell’incarico all’allora Direttore Generale dell’Agenzia, avv. Sabino Lupelli. Qualche settimana fa a Lecce è scoppiato lo scandalo riguardante una presunta compravendita di voti legata all’assegnazione di alcuni alloggi comunali. Per questo riteniamo che  sia necessario un maggiore controllo, da parte della struttura regionale competente e delle Arca territoriali – commenta Laricchia – sulle procedure di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e sui casi di occupazione senza titolo. Vogliamo sapere dalla Giunta se la Regione abbia già attivato, nell’ambito delle proprie competenze, un’attenta verifica interna. Qualora questo non fosse stato fatto invitiamo il governo regionale a provvedere immediatamente”.  Nell’interrogazione si chiede inoltre di conoscere se, la struttura regionale competente e le Arca sul territorio, intendano avviare controlli più serrati e diffusi sulle attività espletate dai Comuni per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, anche al fine di prevenire fenomeni di corruzione ed altri illeciti come quelli che si sarebbero verificati nel Comune di Lecce. “È fondamentale – conclude – verificare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e delle procedure di assegnazione degli alloggi per poter finalmente assicurare che le stesse vengano gestite in modo da non produrre alcuna riduzione in termini quantitativi e qualitativi dell’offerta di beni e servizi a chi non è in grado di soddisfare autonomamente le proprie esigenze abitative in condizioni salubri, sicure e dignitose, assicurando pienamente il diritto sociale all’abitare”.

 

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