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Borghi a Sud Est – Terza Stagione: Galatina, Città d’Arte – Seconda Parte

In questa seconda puntata dedicata alla città di Galatina, ci immergiamo nel cuore del centro storico per esplorare alcune attività che incarnano l’autentica anima di Galatina. Parliamo di Artigiani, Artisti, Associazioni e, per concludere in bellezza, del Museo Civico Cavoti con il Polobibliomuseale annesso. Cominciamo con la presentazione del Pasticciotto di Galatina. Luigi Derniolo, maestro nell’arte dolciaria, ci conduce in una vera e propria Master Class presentandoci la sua originale interpretazione del pasticciotto, che ha deciso di chiamare “tipicciotto”, realizzato con farine antiche, seguendo le tradizioni di un tempo. Oltre a essere un esperto nella preparazione di questo dolce, Luigi Derniolo ricopre con merito anche la prestigiosa carica di presidente nazionale di CAAF Confartigianato Imprese. Sebbene la presentazione della ricetta possa risultare un po’ lunga, vi assicuro che ne vale assolutamente la pena seguirla.

A seguire la visita al Museo Civico di Galatina. Silvia Cipolla ci accompagnerà nella scoperta di questo importante luogo di cultura, fondato nel lontano 1936 e dedicato alla memoria di Pietro Cavoti, un nome che conferisce a Galatina un’aura di storia e fascino unici nella regione pugliese. Attraverso le sue sale, questo museo racconta storie antiche e contemporanee, rendendo la città un autentico scrigno di tesori da esplorare. La sua preziosa collezione di opere d’arte locali, custodita nel Fondo Cavoti, incanta i visitatori con affascinanti miniature, dipinti vibranti e caricature vivaci, mentre le sculture di Gaetano Martinez aggiungono profondità e raffinatezza alla già ricca esposizione. La galleria dedicata al Tarantismo e alle memorie storiche offre uno sguardo approfondito sulla cultura e le tradizioni della località, offrendo una prospettiva unica sulla vita passata e presente della comunità galatinese. Merita particolare attenzione il fatto che gran parte di queste opere sia stata donata generosamente da privati, tra le quali emerge con particolare luminosità “L’elemosina” di Gioacchino Toma, un capolavoro che incanta e commuove con la sua bellezza senza tempo. La ricchezza e la diversità delle opere esposte nel Museo Civico di Galatina ci hanno lasciato senza parole, offrendoci uno sguardo unico sulla storia e sull’arte di questa affascinante città.

Passeggiando tra i suggestivi vicoli del centro storico, ci siamo affidati alle sapienti indicazioni di Barbara Perrone, preziosa figura all’interno dello staff del Comune di Galatina. Con il suo impegno rivolto alle iniziative di comunicazione istituzionale e alla collaborazione con gli organi di stampa, Barbara ha reso la nostra esperienza a Galatina non solo piacevole, ma anche estremamente produttiva. Desideriamo quindi esprimere pubblicamente il nostro profondo ringraziamento a Barbara, insieme al Sindaco Fabio Vergine, per il costante e prezioso supporto che ci hanno offerto durante il nostro soggiorno. Con Barbara abbiamo fatto visita alle piccole botteghe di antiche arti e mestieri come la magliaia Rosy Palumbo, la ceramista Antonietta Brigante, o gli storici rilegatori Congedo, il Laboratorio di serigrafia artistica dell’artista Angelica Dragone, e il Laboratorio di Cartapesta di Andrea Merico. Incastonato tra i vicoli del centro storico, il giovane artigiano della cartapesta condividerà aneddoti di storia e curiosità, facendovi provare questa antica arte.

Nel cuore di Galatina è presente il Museo Fotografico Cittadino, una preziosa collezione di immagini che narrano la storia e la vita della città negli ultimi cento anni. Gestito dalla Società Operaia e guidato dal presidente Marco Papadia, il museo offre uno sguardo affascinante sulla quotidianità dei galatinesi, attraverso fotografie che trasmettono emozioni e raccontano storie di sacrifici, gioie e orgoglio. Restaurato con cura dal Comune di Galatina, il Mu.Fo, così viene affettuosamente chiamato, è un punto d’incontro tra passato e presente, invitando i visitatori a riflettere sulle proprie radici e a custodire il futuro della comunità salentina. Qui, Gianfranco Conese ci ha supportati con maestria, raccontandoci aneddoti interessanti legati alle immagini esposte.

All’interno del museo della fotografia è custodita una preziosa testimonianza visiva delle tabacchine mentre si dedicano al duro lavoro che garantiva loro il sostentamento. Queste immagini offrono uno sguardo autentico sulla vita quotidiana delle donne impegnate nella coltivazione e lavorazione del tabacco nel Salento.

Il Salento è sempre stato un luogo ideale per la coltivazione del tabacco, grazie ai suoi vasti terreni e al clima favorevole. L’industria del tabacco nel XIX secolo ha prosperato grazie al lavoro instancabile dei contadini, culminando con la produzione massiccia presso la “Manifattura Tabacchi del Salento Leccese”. Questo periodo storico è testimoniato oggi dalle antiche strutture della Masseria Rifisa, dove le tabacchine lavoravano con dedizione dalla semina alla raccolta, incarnando forza e perseveranza.

Oggi, la Masseria Rifisa conserva queste testimonianze, offrendo un’immersione nel passato e nel lavoro che ha plasmato la vita e la cultura del Salento. Le immagini rare delle tabacchine e dei loro strumenti sono un tributo alla memoria di una tradizione che ha lasciato un segno indelebile nella storia della regione.

Nella prossima puntata di “Borghi a Sud Est”, esploreremo Cutrofiano, un altro gioiello della provincia di Lecce. Restate sintonizzati per scoprire le meraviglie di questo affascinante comune. Vi terremo aggiornati. Buona Visione!

 

Direttore Web TV Puglia