“Con un piede nella fossa” Storie di malavita e camorra barese e foggiana, dal 1861 al 1914
Libro edito da LB edizioni e scritto da Stefano De Carolis.
L’opera è stata presentata sabato 7 luglio nel corso dell’ultima giornata del festival “il Libro possibile” che si è svolto a Polignano a Mare, giunto quest’anno alla XVII edizione.
Lo scrittore nato a Turi, sottufficiale nell’Arma dei Carabinieri, ricercatore storico, cultore di storia patria e giornalista.
Specializzato nella Tutela e Salvaguardia del Patrimonio Culturale Nazionale, presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo del MiBACT di Roma. Già in servizio presso il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale lo avevamo già conosciuto e apprezzato per il suo fiuto investigativo specie nella ricerca e recupero di reperti appartenenti al patrimonio artistico architettonico e culturale sottratti illecitamente alla comunità. Questa volta Stefano De Carolis si pone all’attenzione del pubblico per la realizzazione di un lavoro inedito che fa seguito ad una ricerca meticolosa e puntuale da lui effettuata sulla Criminalità in Puglia nel periodo tra il 1860 e il 1914 …inizio del primo conflitto mondiale, l’incipit alla realizzazione del libro nasce circa 15 anni fa, spiega De Carolis, a seguito di una visita in un negozio di antiquariato in Lombardia dove mi recai per curiosare come era mio solito, tra reperti vari d’epoca, Infatti fu in quella occasione che mi trovai di fronte ad un ritratto datato, …continua l’autore, in cui apparivano un gruppo di detenuti scortati dai Carabinieri del re, la foto li traeva all’uscita del castello Svevo di Bari in occasione di un processo penale, pensai, da subito, quasi per intuito, di acquistare la foto in questione a cui aggiunsi altri ritratti che acquistai lo stesso giorno, foto anche queste in cui appaiono altri malavitosi baresi. Al mio ritorno a casa, decisi di approfondire l’antica vicenda giudiziaria in cui mi ero imbattuto…..Per chi avrà la fortuna di leggere il libro si accorgerà da subito di trovarsi di fronte a numerose analogie e continuità con l’attuale malavita barese e foggiana, si parte infatti dalla criminalità organizzata di Bari e provincia e il “maxi processo” celebrato alla fine dell’800, quando il Codice Zanardelli muove i suoi primi passi e consente di portare in giudizio 200 imputati, ritenuti affiliati alla “malavita”. l’autore inoltre, annota e fa presente attraverso la sua ricerca come la struttura della criminalità organizzata non sia cambiata, certo si è “raffinata”, scegliendo campi di azione differenti in cui investire, ma ha mantenuto tratti distintivi costanti: dall’efferatezza, all’arroganza e al modus operandi, passando per la forza pervasiva capace di incidere negativamente sullo sviluppo civile ed economico di un territorio che stava crescendo in modo considerevole. Il libro ha ottenuto il patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma e dell’Associazione Grafologica Italiana. Il saggio contiene un cenno anche su Turi, con fatti e protagonisti del tutto “passivi”, attori in un traffico di banconote false che ha interessato soprattutto il Comune di Polignano a Mare, come base logistica. Con l’autore, sono intervenuti: il Procuratore della Repubbica di Bari dott Giuseppe Volpe e il Gen. Giovanni Cataldo, Comandante della Legione Carabinieri Puglia.
Ha Moderato l’incontro la giornalista Marialuisa Sgobba Nel video il redazionale e l’Intervista al Procuratore della Repubblica di Bari, Dott.Giuseppe Volpe
Redazione webtvpuglia
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