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Fanove: che la festa abbia inizio.

Entrano nel vivo, a Castellana Grotte, i festeggiamenti in onore della Madonna della Vetrana, con un ricco e interessante programma di manifestazioni promosso dal Comitato Feste Patronali con il patrocinio del Comune di Castellana. Le “Fanove”, grandi falò che ardono nella notte tra 11 e 12 gennaio, tingendo di meraviglia le case del paese, sono il segno della vita che vince la morte, accendono di speranza i cuori dei castellanesi.

Dopo il tradizionale rito della “Diana”, corteo notturno per la raccolta dell’olio dai frantoi cittadini, che si è concluso la mattina dell’Epifania al Convento, e la simpatica passeggiata “Sulla scia delle Fanove”, domenica scorsa, fulcro degli eventi religiosi sarà mercoledì 11 gennaio: al termine della Santa Messa celebrata al Convento alle 18, una fiaccola benedetta accenderà tutte le principali cataste di legno allestite, cominciando da quella del Convento, in largo San Francesco. A impreziosire il momento folcloristico che riscalda gli animi, la musica eseguita dalla Banda “Vito Semeraro”.

Il folclore non va confuso con la devozione e la vera fede, espresse nello sguardo dell’icona ottocentesca in cartapesta leccese della Madonna della Vetrana, protagonista del 12 gennaio. Alla mattina i fuochi pirotecnici, seguiti dal giro per le vie del paese a cura della “Banda Castellana Grotte”. La celebrazione delle 18, al Convento, presieduta dal provinciale dei frati francescani, fra’ Alessandro Mastromatteo, sarà seguita, alle 19, dalla processione verso il paese – accompagnata dagli strumentisti della “Banda Castellana Grotte” e dalle fantasie pirotecniche della “Fire Magic Event di Luca Benedetti” – che si concluderà in chiesa Madre.

La musica al centro dei festeggiamenti, venerdì 13, con l’omaggio della “Banda Castellana Grotte”, diretta dal maestro Vito D’Elia, in sinergia con l’associazione teatrale “Grocà”.

Novità, al termine della Messa solenne della domenica (alle 11 in chiesa Madre), presieduta dal vescovo di Conversano-Monopoli, monsignor Favale, sarà il trasferimento, alle 12, dell’icona mariana nella chiesa di Santa Maria del Caroseno, stavolta con l’accompagnamento della Banda “Vito Semeraro”.

Soddisfazione da parte del sindaco, Domi Ciliberti: “Torneremo ad ammirare la bellezza e il fascino delle decine di cataste di legna sparse nel paese, a vivere le tradizioni e l’atmosfera che ci rendono castellanesi e rafforzano il senso della comunità. Con I Giorni del Fuoco, inoltre (eventi promossi in autonomia dal Comune, in programma dall’8 all’11, ndr), abbiamo voluto costruire attorno ad uno degli eventi maggiormente attrattivi per la nostra città e per la nostra comunità un contesto di valorizzazione e promozione. L’idea è quella di rafforzare la vera identità dei castellanesi e del nostro territorio, offrire maggiore conoscenza e consapevolezza ai turisti e ai visitatori di questi primi giorni di gennaio e creare ulteriori occasioni per dare visibilità a Castellana Grotte, alla sua storia, alle sue tradizioni, alla sua cultura e al suo rapporto di fede verso Maria Santissima della Vetrana in un percorso di destagionalizzazione del flusso turistico”.

Viviamo queste settimane di festa nel segno della spensieratezza, ma soprattutto della fede e della devozione mariana – sostiene Franco Di Masi, presidente del Comitato Feste – perché non venga mai meno lo spirito di gratitudine che, tanti secoli fa, i castellanesi manifestarono alla Vergine della Vetrana per averli salvati dalla morte”. Un’occasione preziosa d’incontro, di bellezza e di crescita culturale, per ritrovare le radici di un paese che la gente più umile ha saputo elevare a luogo dove arte e folclore s’incrociano, fermando idealmente il tempo.