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FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA Il programma completo della 44ª edizione “Eclissi d’amore”:opere rare, repertorio barocco e omaggio a Rossini

                                                                                   

Nuova prestigiosa collaborazione con la Notte della Taranta e il Carnevale di Putignano per una originale versione del Barbiere di Siviglia secondo Elio e Francesco Miche.lUn concerto e una tavola rotonda saranno dedicati alla memoria di Sergio Segalini Il Premio Bacco dei Borboni 2018 va al soprano Carmela Remigio Martina Franca, 13 luglio – 4 agosto 2018 Si intitola “Eclissi d’amore” la 44ª edizione del Festival della Valle d’Itria, che si svolgerà come sempre a Martina Francadal 13 luglio al 4 agosto, seguendo un cartellone con oltre trenta appuntamenti in venti giorni, firmato dal Direttore artistico Alberto Triola e dal Direttore musicale Fabio Luisi che affiancano il presidente Franco Punzi, fra i fondatori di quella che è una delle più longeve rassegne italiane. «Il Festival della Valle d’Itria – sottolinea il Direttore artistico Alberto Triola – continua l’esplorazione nel segno della tradizione belcantistica italiana che Rodolfo Celletti faceva risalire al“recitar cantando” monteverdiano. L’edizione 2018 si concentra sul periodo d’oro del belcantismo: dal 1718 – anno di composizione del Rinaldo napoletano e del Trionfo dell’onore di Scarlatti – al 1825, con il debutto in scena di Giulietta e Romeo di Vaccaj. È un cartellone che, a partire dal sorprendente incontro tra Händel e la Scuola musicale napoletana e dalla coeva nascita del genere comico, non esita a indagare altri campi di ibridazione. Un festival non sarebbe tale se rinunciasse a integrare il rigore della proposta – e la coerenza del suo percorso – con la fantasia e la curiosità. Per questa 44ª edizione abbiamo scelto un titolo particolarmente “barocco”, “Eclissi d’amore”, come barocco è anche il gioco delle contaminazioni e dei rimandi: il programma si diverte a mescolare le carte tra melodramma e tradizione popolare, tra serio e buffo, rigore e ironia. Non c’è, in questo, modello migliore di Rossini, il cui genio non smette di rivelarsi più moderno del contemporaneo stesso, e a cui questa stagione riserva un’attenzione del tutto particolare».

Due i titoli d’opera in scena nell’Atrio del Palazzo Ducale: Giulietta e Romeo di Nicola Vaccaj (13, 15 e 31 luglio), gioiello del belcanto del 1825, a Martina Franca nell’edizione critica di Ilaria Narici, affidato alla direzione di Sesto Quatrini, con l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza; quindi Rinaldo di Händel / Leo (et al.) proposto nella versione di Napoli del 1718 in prima esecuzione in tempi moderni (29 luglio, 2 e 4 agosto), per il quale salirà sul podio dell’Orchestra “La Scintilla” il direttore musicale Fabio Luisi. I due spettacoli sono affidati rispettivamente alla regia di Cecilia Ligorio e di Giorgio Sangati, interessanti talenti che negli ultimi anni si stanno affermando sui palcoscenici di prosa e lirica per la cura e l’originalità delle loro proposte; queste scelte inoltre confermano l’attenzione del Festival verso le nuove generazioni di artisti e un legame sempre molto forte – nel caso di Sangati – con il Piccolo Teatro di Milano, fucina di talenti, nel segno e nel ricordo di Paolo Grassi. Per entrambe le opere avranno luogo le anteprime under30 dedicate ai più giovani e Rai Radio 3, come ogni anno, trasmetterà entrambi gli spettacoli in diretta il 29 (Rinaldo) e il 31 luglio (Giulietta e Romeo). Grazie a un nuovo importante lavoro di coproduzione che lega alcune fra le più importanti manifestazioni culturali pugliesi – il Festival della Valle d’Itria, la Fondazione La Notte della Taranta e la Fondazione Carnevale di Putignano – va in scena, non solo a Martina Franca (21 e 23 luglio, Atrio dell’Ateneo Bruni), ma anche a Otranto (3 agosto, Fossato del Castello, Porta a Mare), Figaro su, Figaro giù…! Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia, un’originale rilettura del capolavoro rossiniano con la partecipazione straordinaria di Elio e Francesco Micheli, che da oltre un anno sono impegnati in tutta Italia con un ampio progetto di divulgazione dell’opera. Per questa nuova collaborazione pugliese, i due artisti propongono uno spettacolo originale su drammaturgia di Micheli e Gianmaria Aliverta – che ne cura anche la regia –, in cui c’è posto, oltre che per Rossini, Paisiello e Stendhal, anche per i danzatori della Taranta. La direzione dell’Orchestra popolare della “Notte della Taranta” è affidata a Giuseppe Grazioli; il progetto scenografico è invece di Benito Leonori. Il tema del rapporto fra il tarantismo e la figura del barbiere nella tradizione popolare sarà approfondito il 2 agosto alle ore 18 (Auditorium della Fondazione “Paolo Grassi”, Martina Franca), durante la tavola rotonda Da Siviglia al Salento: l’opera nella terra della taranta e dei barbieri guaritori, alla quale parteciperanno Maurizio Agamennone, docente di Etnomusicologia dell’Università degli Studi di Firenze, Paolo Apolito, docente di Antropologia culturale dell’Università degli Studi Roma Tre e Marco Beghelli, docente di Drammaturgia musicale dell’Università di Bologna.

Una delle iniziative di maggior successo nelle ultime edizioni del festival è stata “L’opera in masseria”: quest’anno si torna così alla Masseria Palesi per la messa in scena dell’unica commedia di Alessandro Scarlatti, Il trionfo dell’onore (22, 24, 26 e 28 luglio) in un originale progetto teatrale di Eco di fondo e Jacopo Raffaele sul podio dell’Ensemble Barocco del Festival. Con gli allievi dell’Accademia del Belcanto, una star del repertorio barocco come Raffaele Pe.La giornata del 30 luglio è dedicata invece alla memoria di Sergio Segalini, direttore artistico del Festival dal 1994 al 2009, scomparso recentemente. Alle ore 19:30 al Chiostro di San Domenico il Festival ci sarà quindi un concerto che raccoglie tanti artisti invitati da Alberto Triola a rendere omaggio a Segalini: Patrizia Ciofi, Domenico Colaianni, Sara Allegretta, Iano Tamar, Eufenia Tufano, Danilo Formaggia e Maria Laura Martorana interpreteranno pagine di Bellini, Berlioz, Donizetti, Meyerbeer e Paisiello, compositori che hanno segnato la programmazione del festival fra la fine degli anni Novanta e il nuovo millennio. Al pianoforte, Ettore Papadia. Il concerto sarà preceduto alle 18.00 presso l’Auditorium della Fondazione “Paolo Grassi” dalla tavola rotonda Giornalismo 2.0 e new media all’opera: moderatore Angelo Foletto, critico musicale del quotidiano La Repubblica; partecipano i giornalisti Fabio Cappelli, Silvia Corbetta, Andrea Estero, Elvio Giudici e Nicola Pedone. Oltre alla nuova proposta teatrale con Elio, ampio spazio alle celebrazioni rossiniane nei 150 anni dalla morte del compositore pesarese, le cui pagine sono presenti nella programmazione concertistica (14, 17, 18, 20, 21, 25, 26, 27, 28 e 30 luglio, 1° agosto), compreso l’appuntamento monografico “Tra dolci e cari palpiti” diretto da Fabio Luisi (20 luglio, Palazzo Ducale) e dedicato alla memoria di Alberto Zedda.

Altro momento rossiniano è quello del Festival Junior con C’era una volta… Cenerentola! (25 luglio, Chiostro di San Domenico). Tanti i protagonisti che si alternano sul palcoscenico di Palazzo Ducale e su quelli appositamente creati in masseria, nei chiostri e nelle chiese di una delle perle del barocco pugliese, da Raffaella Lupinacci e Leonor Bonilla in Giulietta e Romeo, a Teresa Iervolino e Carmela Remigio in Rinaldo, Raffaele Pe per Scarlatti, un “maestro” come Michele Pertusi – al quale verrà assegnato il Premio Celletti 2018 – e ancora il pianista e compositore Orazio Sciortino e il violinista Yury Revich, “Giovane artista dell’anno” agli International Classical Music Awards 2015, cui poi si aggiungono i cantanti dell’Accademia di Belcanto “Rodolfo Celletti” e importanti ensemble orchestrali come l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, la zurighese Orchestra “La Scintilla” – fra i più prestigiosi organici specializzati nel repertorio antico a livello internazionale –, l’ICO della Magna Grecia di Taranto e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza. Come ogni anno, non manca la fondamentale collaborazione con l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” e l’attenzione per la ricerca e il repertorio novecentesco e contemporaneo, testimoniata dagli appuntamenti del ciclo Novecento e oltre. Tra questi, “Gatta canta, gatto danza”(14 luglio, Palazzo Ducale e poi a Matera, Cisternino e Ceglie Messapica), un concerto dedicato ai gatti, con La Gattomachia di Orazio Sciortino, da Lope de Vega, al fianco del celebre Duetto dei gatti di Rossini, o ancora la prima esecuzione dei Tre pezzi sacri di Giampaolo Testoni (Concerto per lo spirito, 30 luglio). Confermati i Concerti del sorbetto in collaborazione con il Caffè Tripoli (Chiostro di San Domenico, 14, 21, 28 luglio, ore 17), Canta la notte, concerto notturno nella Chiostro di San Domenico (1°agosto, ore 23), e i concerti All’ora sesta (15, 22, 29 luglio, ore 12). Sono due donne le vincitrici dei tradizionali riconoscimenti legati al Festival, il Premio Giornalistico Lorenzo D’Arcangelo e il Premio Bacco dei Borboni: Fiorella Sassanelli, collaboratrice del quotidiano La Repubblica, sulle cui pagine racconta da anni le attività del Festival della Valle d’Itria, e Carmela Remigio, soprano di fama internazionale, insignita del Premio Abbiati come miglior cantante nel 2016, quest’anno al debutto a Martina Franca

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