La Camera di Commercio di Bari esporta in Albania e Montenegro il modello italiano del Registro delle Imprese
In questi giorni a Bari i rappresentanti delle istituzioni estere coinvolte. Il progetto BRE mette a fattore comune un sistema che funziona
Esportare la best practice del Registro Imprese delle Camere di commercio italiane in Albania e Montenegro. Nasce così BRE, Business Registry Empowerment, un progetto ideato dalla Camera di Commercio di Bari, che si è classificato al primo posto nell’Asse 1 dell’Interreg Italia – Albania – Montenegro 2014-2020.
“L’idea è semplice – spiega Angela Partipilo, Segretario Generale della CCIAA di Bari – ovvero illustrare il nostro modello legislativo, informatico, organizzativo e promozionale a quei Paesi che stanno avviando un dibattito politico intorno alla riforma del Registro delle Imprese. Con BRE, Albania e Montenegro possono godere di un supporto da parte di chi quel lavoro lo ha già fatto. Nel rispetto della strategia di coesione dell’Unione Europea, abbiamo pensato di mettere a fattor comune un sistema che funziona, proponendolo come benchmark a chi voglia rafforzare il proprio”.
Per attuarlo l’ente barese, partner oltre che ideatore del progetto stesso insieme alla Camera di Commercio e Industria di Tirana e quella dell’Economia del Montenegro, il Ministero dello Sviluppo Economico albanese e Tehnopolis (Parco Scientifico e Tecnologico di Niksic), ha inaugurato un modello che prevede una collaborazione strutturata con Unioncamere Puglia, che la affianca come soggetto attuatore.
In Albania e Montenegro i registri non sono tenuti dal sistema camerale, ma da agenzie ministeriali simili alla nostra Agenzia delle Entrate. L’attribuzione dei codici di attività, l’adesione al sistema statistico europeo, la tenuta dei database, il rilascio di visure e certificati, sono tutte aree di miglioramento su cui BRE sta impattando. “Per aiutare Albania e Montenegro in questo percorso – dichiara Luigi Triggiani, Segretario Generale di Unioncamere Puglia – abbiamo pensato ad alcune attività molto concrete. BRE è iniziato con un’analisi incrociata dei tre sistemi, perché prima di agire, toccava a noi partner capire lo scenario. Ora stiamo trasferendo conoscenza sul sistema italiano, sulle procedure di attribuzione dei codici ATECO, sui sistemi informatici, sulle possibilità di segmentazione dei database in funzione promozionale. Infine, organizzeremo dei B2B fra imprese delle due sponde dell’Adriatico, per trasformare la buona prassi in azione”.
Il registro Imprese italiano, modellato con la Legge 580 del 1993, è un registro pubblico, gestito e aggiornato da un Ente Pubblico (le Camere di Commercio), che garantisce veridicità dei dati e certezza del diritto nei rapporti fra aziende imprese. E dunque aiuta a combattere le frodi nei rapporti commerciali, operando in tempo reale e usando tecnologie avanzate.
Da qui l’idea di farne un modello per ispirare i processi di riforma di Paesi dell’altra sponda dell’Adriatico.
I partner di BRE nei giorni scorsi sono stati invitati a partecipare ai lavori della Consulta dei Segretari Generali delle Camere di Commercio italiane, ospitata dalla Fiera del Levante di Bari. Si è parlato di ICT e innovazione applicate ai registri imprese, ma soprattutto, Albania e Montenegro hanno avuto l’occasione di raccontare lo stato dell’arte dei loro Registri, con due discorsi tenuti dal Segretario Generale della Camera di Tirana, Albana Laknor e dal suo collega della Camera del Montenegro, Pavle Radovanovic. ( nella foto allegata, insieme al segretario generale della Camera di Commercio di Bari, Angela Partipilo). I loro interventi hanno illustrato lo stato dell’arte del Registro nei due Paesi, gli input che sono arrivati dal progetto BRE e le opportunità di collaborazione con l’Italia, attraverso l’incastro di varie filiere.
L’occasione è stata utile anche per organizzare degli “shadow day”, ovvero dei momenti nei quali impiegati camerali di vario livello dei Paesi coinvolti (dal direttore al responsabile di sezione del Registro, dal profilo legale al tecnico dei database) hanno lavorato gomito a gomito per un giorno, scambiandosi esperienze e punti di vista.
Un altro risultato del progetto sarà infine la realizzazione di una piattaforma sperimentale. Sarà un database ispirato a quello italiano, con tutte le sue informazioni; in esso, partner albanesi e montenegrini caricheranno un campione di 100 aziende, con tutte le informazioni contenute nel sistema, per poi poter illustrare al decisore politico l’importanza di una riforma che imiti il modello italiano, uno dei più efficaci ed efficienti del mondo.
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