Presentata a Bari la 329^ edizione delle Fanóve di Castellana Grotte, appuntamento per l’11 gennaio 2020
Da 329 anni la città di Castellana Grotte celebra nella notte dell’11 gennaio Santa Maria della Vetrana, patrona della città, dedicandole l’accensione di quasi 100 Fanóve, maestose cataste di legna che ardono in tutta Castellana, dal centro abitato alla più lontana contrada.
I dettagli dell’edizione 2020 sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Presidenza della Regione Puglia alla quale hanno preso parte l’assessore Regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone, Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo ed Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e Patrizio Giannone, dirigente del settore Turismo ed Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio.
In rappresentanza del comune di Castellana Grotte hanno partecipato il Sindaco Francesco de Ruvo, l’assessore alla Cultura Vanni Sansonetti e Francesco Rizzi, Presidente del Comitato Feste Patronali di Castellana Grotte.
La manifestazione de “I Fanóve” è molto sentita dalla popolazione castellanese come testimoniato dal presidente del Comitato Feste Patronali Francesco Rizzi.
“Pochi eventi – ha dichiarato – possono vantare l’autentico trasporto e la sincera partecipazione popolare al pari delle Fanóve. Prova ne è stata, di certo, la recente ammissione delle Fanóve nella Rete dei Fuochi di Puglia. Una promozione che cercheremo di onorare con ogni sforzo e cura nell’organizzazione dell’evento, nella sua promozione e nella sua documentazione. Una manifestazione che, negli ultimi decenni, proprio grazie alla sua autenticità, alla musica popolare e alla gastronomia tipica, è divenuta molto famosa, tanto da attirare centinaia di migliaia di visitatori da tutt’Italia. Stiamo lavorando in questi anni anche per un ricambio generazionale, promuovendo iniziative che coinvolgono i fanovisti e gli studenti delle scuole con il fine di mantenere viva ed immutata questa tradizione”.
- DETTAGLI DELL’INIZIATIVA:
Cosa sono:
I Fanóve sono una spettacolare manifestazione in cui devozione religiosa e tradizione popolare si fondono per costituire uno straordinario evento che nella notte dell’11 gennaio di ogni anno illumina e riscalda la Città delle Grotte. Durante la plurisecolare celebrazione de I Fanóve ardono in tutta la Città, per rievocare il miracolo accordato dalla Madonna della Vetrana nel 1691. La rievocazione di questo prodigioso evento, avviene mediante l’accensione di quasi 100 falò, fortificando di anno in anno lo stretto sentimento di devozione che lega Castellana alla propria Patrona, la Madonna della Vetrana. L’atmosfera di cordialità irradiata dal tepore che diffondono questi maestosi cumuli di legna, dà vita ad un’eccezionale festa in cui godere di gastronomia tipica, canti popolari e del calore della tradizione che, di anno in anno, invoglia migliaia di visitatori a recarsi a Castellana.
Cenni storici:
Documentata da fonti storiche la vicenda, svoltasi alla fine del diciassettesimo secolo, racconta della liberazione dei cittadini di Castellana Grotte dalla peste. Ricorreva l’anno 1690 quando, molto probabilmente per via di un carico di merci infetto attraccato nel porto di Monopoli, una terribile epidemia di peste si diffuse nel territorio a sud-est di Bari. Complici le carenti condizioni igieniche la malattia si diffuse rapidamente mietendo numerose vittime che decimarono la popolazione. A Castellana la peste arrivò il 23 dicembre 1690 e vi furono registrati 22 decessi, come attestato da documenti notarili del notaio Giacobbe Fanelli. Si narra che nella notte dell’11 gennaio del 1691, due sacerdoti, don Giuseppe Gaetano Lanera e don Giosafat Pinto, pregarono incessantemente sotto l’altare della Madonna degli Angeli posto nella Chiesa di San Francesco d’Assisi affinché, tramite la sua intercessione, i castellanesi fossero guariti dalla pestilenza. La Madonna della Vetrana era adorata a Castellana Grotte in una piccola chiesetta edificata per volontà di Adriano Acquaviva d’Aragona, Conte di Conversano, che già nel 1582 aveva avuto salvi dal vaiolo la moglie Isabella Caracciolo ed i suoi due figli. Addormentatisi, i due sacerdoti, ebbero una visione e sentirono delle voci: “Ricorrete alla Vergine della Vetrana ed edificatele la Sua Chiesa e cosi sarete liberati dalla peste”. Uno dei due sacerdoti sognò che la Vergine della Vetrana avrebbe liberato Castellana dalla peste, mentre l’altro che la chiesetta costruita dal Conte di Conversano sarebbe stata ampliata e sarebbe divenuta luogo di culto dove ringraziare e celebrare lo scampato contagio ed il termine dell’epidemia. Ungendo i bubboni dei malati con l’olio del lume che ardeva perennemente accanto al quadro della Vergine i cittadini castellanesi guarirono dalla pestilenza. Così facendo, e dando fuoco a tutto ciò che era stato in contatto con il morbo, da quel 12 gennaio a Castellana più nessuno morì di peste. Tutti attribuirono subito la miracolosa intercessione della Vergine della Vetrana. Da quel giorno, benché ci fosse ancora molta gente in quarantena, confinata nei lazzaretti posti nel cordone sanitario che arrivava addirittura sino all’attuale “Contrata Cordone” ai confini con Conversano, non si registrarono altri decessi, come attestato dal diario del medico del tempo dottor Giuseppe Valerio De Consolibus. Con solenne atto pubblico sottoscritto alla presenza del Notaio Giacobbe Fanelli da Castellana, il 29 aprile 1691, il Magnifico Sindaco Vitantonio Persio ed il dottore della Magnifica Università Vitantonio Mastromattei, in nome del voto fatto dai cittadini, si impegnarono a solennizzare e celebrare in perpetuo la grazia ricevuta. Da allora, la città di Castellana Grotte dedica alla sua Patrona I Fanóve, una spettacolare manifestazione in cui devozione religiosa e tradizione popolare si fondono per rievocare lo straordinario evento che nella notte dell’11 gennaio di ogni anno rischiara e riscalda la Città delle Grotte.
Dove si svolge l’evento:
L’evento si svolge in tutto il territorio comunale, circa cento sono infatti i falò che ardono dal centro fino alla più remota periferia. I luoghi principali sono il Santuario Maria Santissima Della Vetrana sito in via Alberobello a Castellana Grotte e Largo Porta Grande in pieno centro.
Programma dell’evento:
Come da tradizione, alle ore 19.00 ci sarà l’accensione della fanóva di largo San Francesco – presso il Santuario della Madonna della Vetrana in Via Alberobello a Castellana Grotte. Seguirà l’accensione di tutte le altre fanóve allestite nelle strade e piazze di Castellana. L’accensione viene effettuata da un corteo che parte dalla prima fanóva.
Aree di sosta e Bus Navetta:
Quattro sono le aree di sosta per auto ed una per camper con annesso servizio di bus navetta nei principali ingressi di Castellana Grotte:
Zona PIP A – ingresso a Castellana Grotte da Polignano a Mare
Parcheggio 2 Grotte (Zona 167) – Via della Resistenza
Centro Commerciale Grotte – Strada Provinciale Putignano/Castellana Grotte
Scuola A. Angiulli – Via Carlo Poerio (centro di Castellana Grotte)
Area sosta attrezzata per Camper: Via Turi (adiacente al Consorzio Sapori e Sapori)
Linea 1 – Stazione – Parcheggio Camper via Turi – Parcheggio Grotte 2 zona 167 – Centro Commerciale Grotte – Stazione.
Linea 2 – Zona PIP A – Stazione Agip via Monopoli (nei pressi di Largo Portagrande) – Zona PIP A.
Linea 3 – Piazza De Gasperi (Scuola A. Angiulli) – Santuario Maria Santissima della Vetrana (Convento) – Piazza De Gasperi.
Servizio 11 gennaio 2020 – 18:00—1:00 (12 gennaio 2020) GRATUITO
Eventi collaterali organizzati dall’Amministrazione Comunale:
Visite guidate alla scoperta di Castellana Grotte
Visita speciale della città nel giorno delle Fanóve Sabato 11 gennaio 2020 alle ore 16:00 con partenza da Piazza Nicola e Costa.
Visita Guidata del 12 gennaio 2020 alle ore 16:00 con partenza da Piazza Nicola e Costa, nei pressi del Municipio.
Una occasione di promozione del territorio e di riscoperta dei luoghi più caratteristici anche del nucleo antico della città delle grotte. I partecipanti potranno effettuare un percorso alla scoperta del patrimonio monumentale ed artistico della Città delle Grotte. Le visite guidate possono essere anche occasione di promozione partecipata del territorio e un esperimento di marketing sociale. Tutti possono sostenere questa iniziativa. L’invito da parte dell’Amministrazione è quello di far promuovere le visite direttamente ai cittadini invitando amici e parenti a parteciparvi e agli operatori turistici invitando i clienti delle strutture ricettive e ristoranti. Le visite sono aperte anche ai turisti stranieri.