Riflettori accesi su Conversano confermatasi terra accogliente e dialogante. ( Domenico Roscino)
La città di Conversano è più che mai proiettata verso un futuro, se non del tutto roseo, certamente abbastanza soddisfacente, avendo conseguito, specialmente in quest’ultimo periodo primaverile, per una serie di combinazioni positive, esaltanti risultati nei diversi settori della vita comunitaria. Tra questi, impossibile non citare: lo Sport Nazionale con l’imbattibile squadrone di Pallamano laureatosi per la quarta volta Campione d’Italia; la Ginnastica Artistica Mondiale con le 15 squadre rappresentanti di altrettante nazioni, compresa l’Italia, ospiti della città d’arte dal 19 al 24 maggio per partecipare alla Coppa del Mondo di Aerobica; l’Economia Agricola con la fortunata tradizionale campagna cerasicola; e l’Arte Musicale con il rilancio della bisecolare istituzione bandistica.
Risultati che le hanno consentito di meritarsi, anche e soprattutto grazie al suo ricco patrimonio artistico-culturale e storico-architettonico, l’onore di fregiarsi dell’ambito titolo di “vetrina provinciale” una sorta di “marchio”, tra l’altro affidabile e, soprattutto, capace – come è stato con orgoglio rilevato dal sindaco Giuseppe Lovascio e dall’assessore alla Cultura Pasquale Sibilia- di contribuire alla promozione non solo del proprio territorio ma anche dell’intera Regione Puglia. Sicché, oggi, l’Amministrazione comunale, con il suo sempre più efficiente Polo Museale, da considerare “non luogo da salotto ma valido strumento ancor più proteso ad educare all’Arte e alla Cultura in genere, che a sua volta educa e fa crescere”, ha intelligentemente colto l’opportunità, in collaborazione con il Museo-Pinacoteca “ Pino Pascali” di Polignano a Mare, di ospitare nei saloni del Castello dei Conti di Conversano una “tavola rotonda”, animata dalla partecipazione di esperte personalità del settore, per affrontare un tema tanto attuale quanto complesso come quello scelto dagli organizzatori:”I Musei della e nella contemporaneità del 21° secolo: sistemi e gestioni”. L’iniziativa, che rientrava tra le manifestazioni culturali collegate all’evento-mostra “Veronese,Tintoretto e la pittura veneta” con i 22 capolavori del ‘500 e ‘600, prestati – com’è noto- in cambio delle 10 tele della Gerusalemme Liberata del “nostro” Paolo Finoglio, dal Museo delle Belle Arti di Lille (ben nota città a nord della Francia) e in esposizione nella Pinacoteca conversanese fino al prossimo 21 luglio, ha incontrato il pieno favore del pubblico e, in modo particolare, di una folta schiera di studenti universitari e laureandi della facoltà “Beni Culturali” dell’Università di Bari, che hanno attentamente seguito l’interessante,vivace e propositivo dibattito sviluppatosi tra i sei partecipanti alla “tavola rotonda”:il direttore del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” di Lecce Antonio Cassiano, la direttrice della Pinacoteca “Corrado Giaquinto” della Provincia di Bari Clara Gelao, la docente universitaria di Bari Pina Belli D’Elia, il prorettore dell’Università di Bari Augusto Garuccio, il sovrintendente ai Beni Culturali ed Artistici di Puglia Fabrizio Vona, il direttore dell’Area “Politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti” della Regione Puglia Francesco Palumbo, oltre al direttore del Polo Museale di Conversano e docente universitario di Bari Saverio Pansini, che si è assunto il compito di coordinatore-moderatore. Questi, infatti, ben stimolati dal prof. Pansini, pur partendo dalle esperienze operative personali e professionali messe al servizio dei rispettivi Enti pubblici, hanno saputo arricchire i propri interventi di tante emozioni vissute, di valide riflessioni sulle vecchie e nuove problematiche, di numerosi sacrifici chiamati a sopportare sotto l’aspetto meramente burocratico, di immancabili ricordi di personaggi del passato senza mancare di avanzare sostanziali e concrete proposte per il futuro. Da cui, alla fine, è emersa l’inderogabile necessità di costituire, in primis da parte dell’Ente Regione chiamata innanzitutto a farsi carico di un idoneo e moderno piano programmatico e di gestione integrata dei beni e delle strutture culturali, una “cabina di regìa”, nonché di un osservatorio permanente sulla fruizione dell’arte, dando i necessari strumenti per comprendere ed approfondire atteggiamenti, tendenze e motivazioni dei cittadini nei confronti delle opere d’arte e dei vari luoghi d’incontro con esse. In particolare, i Musei – è stato il messaggio finale dell’incontro- devono tendere con ogni mezzo a comunicare se stessi con un linguaggio comprensibile per tutti.
Domenico Roscino