Taranto anno zero. Salute, Ambiente e Lavoro, Conferenza internazionale sulla decarbonizzazione organizzata dalla Regione Puglia
Lunedì 26 novembre, dalle ore 9.30 a Taranto, nel Salone di rappresentanza della Provincia, via Anfiteatro, 4, si terrà la conferenza internazionale “Taranto Anno Zero: Salute, Ambiente e Lavoro”.
L’iniziativa è organizzata dalla Regione Puglia, con il contributo del Comitato Europeo delle Regioni della Commissione Europea. Proseguirà così la discussione avviata lo scorso 20 giugno con il workshop organizzato dalla Regione Puglia presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, in cui una delle massime autorità scientifiche internazionali – Sir Andy Haines della Lancet Commission on Air Pollution and Public Health – dimostrò che il carbone è economico per chi lo utilizza solo perché non ne paga tutti i costi, scaricando quelli ambientali, sociali e sanitari sulla collettività. L’iniziativa è stata richiesta e ottenuta dal Presidente Michele Emiliano, nella sua veste di componente della Commissione Ambiente ed Energia del Comitato Europeo delle Regioni. “Il sostegno europeo alla produzione di acciaio pulito” e la “produzione di acciai innovativi e di qualità” sarà il cuore della conferenza, con gli interventi del Direttore del Programma Carbone e Acciaio della Commissione Europea Domenico Rossetti, e del primo direttore della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), Ezio Andreta, su cui venne fondata l’attuale Unione Europea. Enrico Malfa di “Tenova” illustrerà ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali “come si produce acciaio senza carbone ma utilizzando gas e idrogeno” negli impianti di Saltzgitter in Germania, per valutarne la replicabilità nel caso di Taranto. Barbara Valenzano, Direttore del Dipartimento Regionale, illustrerà i punti cruciali della proposta di “Road Map per la decarbonizzazione, con la tutela della salute, la sostenibilità ambientale e la salvaguardia dei posti di lavoro non solo a breve termine ma anche a medio e lungo termine”. La proposta dalla Regione Puglia si candida a diventare esperienza pilota in Europa nella Piattaforma delle cosiddette “Coal intensive Regions” – già presentata nelle sessioni WHO alla COP 22 di Marrakech e COP 23 di Bonn, nonché pubblicata sulla rivista “Lancet Planetary Health” l’11 Febbraio 2018 – può essere così sintetizzata:
– Trasformare gradualmente la acciaieria di Taranto in un moderno impianto ibrido con il progressivo abbandono degli altiforni a carbone e di tutte le aree a caldo, in un futuro prossimo che punti all’idrogeno, passando attraverso il gas e il DRI come fase di transizione.
– Sviluppare la ricerca europea nel settore dell’acciaio di qualità, che sta puntando sull’utilizzo di tecnologie DRI alimentate da idrogeno, di cui gli esempi più avanzati sono in Svezia (Progetto Reinvent a Lund) e in Germania (Progetto GrinHy2 a Salzgitter). Anche per Taranto è dunque prevedibile nel medio termine un approdo finale a tecnologie basate sull’idrogeno e su un approccio produttivo di tipo qualitativo (piccole quantità di elevato valore economico, acciai speciali e intelligenti, nanotecnologie), tale da minimizzarne gli impatti nell’ottica ‘zero emission’.
– Dismissione e bonifica delle vecchie aree di stabilimento, con il ripristino ambientale del sito industriale.
Su questi punti si chiederà il consenso della società civile, lanciando una consultazione pubblica nel pomeriggio, sotto l’egida del Programma “Riflettere sull’Europa” del Comitato Europeo delle Regioni (www.cor.europa.eu/debate.go), per arrivare all’approvazione di un documento finale che rappresenti un Nuovo Patto per Taranto da sottoporre all’attenzione delle istituzioni europee e al Governo nazionale.
IL PROGRAMMA:
Le istituzioni e gli esperti europei in materia di carbone e acciaio saranno quindi lunedì a Taranto dalle 9.30 per iniziare – dopo i saluti istituzionali – con una tavola rotonda introdotta dal presidente Emiliano, con gli interventi (in collegamento video) di Maria Neira, direttrice dip. Salute Ambiente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Domenico Rossetti(Commissione Europea, Comunità Europea Carbone e Acciaio/CECA) su “L’impegno della UE per la produzione di acciaio pulito”, Micaela Fanelli(Comitato Europeo delle Regioni) su “Le realtà locali nel cuore dell’Europa”, Felice Corcione(CNR) su “Combustioni industriali ed emissioni inquinanti”, Barbara Valenzano (Regione Puglia) su “Gli scenari di decarbonizzazione della Regione Puglia”, Michele Carducci (docente costituzionalista) su “i diritti costituzionali violati a Taranto”, Ezio Andreta (ex direttore CECA) su “Soluzioni per il presente e il futuro”.
La tavola rotonda, alla quale sono stati invitati i ministri della Salute, dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, rappresentanti di Arcelor Mittal, Asl, Arpa, Asset e Aress e i parlamentari italiani ed europei del territorio, sarà coordinata da Gianmarco Surico e moderata da Prisco Piscitelli.
Alla sessione assisteranno studenti delle scuole superiori tarantine che partecipano al survey “Dì la tua sull’Europa” del Comitato Europeo delle Regioni.
Alle 14.30 ci sarà la tavola rotonda “Clean Steel – Acciaio Pulito – Produzione di acciaio pulito e di qualità: esperti e lavoratori a confronto”, con gli interventi di Enrico Malfa (Tenova), di Vincenzo Cesareo (Confindustria Taranto), di M. Fiorella (Magistrato del Lavoro), A. Curri, Giovanni Petronelli (Ordine Ingegneri), e dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Coordina Barbara Valenzano, modera Mimmo Mazza (La Gazzetta del Mezzogiorno).
Le conclusioni saranno affidate al presidente Michele Emiliano.
Alle 16.30 è prevista la consultazione pubblica “Un nuovo punto di partenza – Ilva e non solo: la partecipazione civica per la consultazione di percorsi di sviluppo sostenibile”.
La tavola rotonda sarà coordinata da Marina Venezia (Cittadinanzattiva) e moderata da S. Nardi (COR).
Sono previsti gli interventi di Alessandro Marescotti (Peacelink), Annamaria Moschetti(Ordine Medici Taranto), Francesco Tarantini(Legambiente Puglia), Don Antonio Panico(LUMSA), R. Cavalchini (Osservatorio professioni), Biagio De Marzo, Giacomo Raffaelli, Francesco Giungato, Vincenzo Fornaro.
Al termine ci sarà una presentazione del “Manifesto dei cittadini per la salute e l’ambiente” e della relazione finale con una proposta di adozione del “Patto per Taranto”, da sottoporre al Governo nazionale e alle istituzioni regionali ed europee.