Turi . Festa e fuochi di Sant’Antonio Abate l’eremita Protettore degli Animali.
Festeggiato in tutta Italia, da Nord a Sud, Sant’Antonio Abate visse centenario da anacoreta. Considerato protettore dei maiali, in suo onore vengono accesi enormi falò in omaggio alla capacità del Santo di strappare dalle fiamme dell’inferno le anime dei peccatori.
La festa civile a Turi viene riproposta a grande richiesta della cittadinanza dopo quattro anni di riflessione.
Ad organizzarla il comitato “Festa Sant’Antonio Abate” in collaborazione con “Associazione Mule del Carro di Sant’Oronzo” e il comune di Turi.
Il comitato si e’ fatto dono quest’anno, di nuova statua, realizzata da un artista turese e ora depositata presso la Chiesa Madre in sostituzione della vecchia statua in pietra realizzata dell’artista Stefano da Putignano.
La festa ha avuto inizio con la Santa Messa celebrata da Don Giovanni Amodio presso la Chiesa Madre, a seguire il corteo processionale preceduto dai cavalli fino a Largo Pozzi dove è stato acceso un grande falò. Qui, Don Giovanni Amodio ha benedetto gli animali.
Poi è toccato alla Sindaca Tina Resta e al presidente del comitato Tonio Palmisano ringraziare i tantissimi turesi presenti all’evento.
Infine degustazione di prodotti enogastronomici tipici come i trònere, i panzerotti, le caldarroste, il vin brûlé e tanto altro ancora.
Don Giovanni Amodio Arciprete della Chiesa Madre di Turi nell’intervista rilasciata alla nostra emittente a fine Concelebrazione ha detto: E’ giunto il momento di avviare una nuova fase partendo dall’esperienza del Giubileo Oronziano, in cui la Pietà Popolare e le Feste Religiose diventino momento di studio, riflessione, condivisione e occasione di promozione e crescita della comunità tutta.
Redazione webtvpuglia