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Firmato a Bari il Patto per la Puglia, un accordo di portata storica tra il governo nazionale e la Regione che destina 6,5 miliardi di euro di Fondi per lo Sviluppo e la Coesione al rilancio economico, sociale e infrastrutturale del territorio.
L’evento, che si è tenuto nell’Agorà del Palazzo del Consiglio regionale, ha visto la partecipazione della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Governatore Michele Emiliano e di Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, nel suo ultimo giorno in carica prima di assumere il prestigioso ruolo di Vicepresidente della Commissione Europea.
Giorgia Meloni, nel suo intervento, ha elogiato la capacità amministrativa della Puglia, definendola una regione che rappresenta “un fiore all’occhiello per l’Italia”. Ha speso parole di grande apprezzamento per Fitto, considerato “un esempio di competenza e passione”, sottolineando come la sua leadership abbia facilitato il dialogo tra le istituzioni e il raggiungimento di un accordo così ambizioso. Con una battuta, Meloni ha scherzosamente paragonato Emiliano a Elon Musk, riferendosi al progetto dello spazioporto di Taranto Grottaglie, un’iniziativa che potrebbe collocare la Puglia al centro dell’industria aerospaziale europea e globale.
Michele Emiliano, visibilmente soddisfatto, ha ribadito che la Puglia non è più una “Cenerentola del Sud”, ma una regione leader, capace di trainare l’intero Mezzogiorno. “Oggi celebriamo il primato della Puglia nella crescita del PIL, ma soprattutto il riconoscimento del lavoro collettivo di amministratori, imprese e cittadini”, ha affermato il Governatore. Ha anche sottolineato l’importanza della gestione efficiente dei fondi europei, che ha consentito alla regione di attrarre investimenti strategici in settori chiave come innovazione, infrastrutture e welfare.
I fondi stanziati nel Patto per la Puglia saranno distribuiti lungo quattro assi prioritari: 1,1 miliardi saranno destinati a progetti ambientali e idrici, tra cui il miglioramento delle reti idriche, la depurazione e le bonifiche; 1,2 miliardi sosterranno la competitività e l’innovazione, con un occhio di riguardo per la ricerca, le start-up e le PMI; altri 1,2 miliardi andranno a potenziare le infrastrutture di trasporto, con interventi strategici su strade, ferrovie e porti; infine, 900 milioni saranno investiti nella sanità e nel welfare, per modernizzare ospedali, rafforzare i servizi territoriali e promuovere un sistema sanitario più inclusivo.
Non mancheranno risorse per il turismo e la cultura, settori fondamentali per la promozione del patrimonio regionale e per consolidare l’attrattività della Puglia sullo scenario internazionale. Tra i progetti in programma figurano la riqualificazione di aree urbane, la valorizzazione di siti storici e la creazione di itinerari esperienziali che possano integrare le eccellenze locali.
L’accordo si proietta anche verso il futuro europeo, con il ruolo di Fitto in Commissione Europea che sarà determinante per attrarre nuovi investimenti e rafforzare il posizionamento strategico della Puglia all’interno dell’Unione. Emiliano ha sottolineato che questo traguardo non è solo un punto di arrivo, ma un punto di partenza per trasformare la Puglia in un modello di sviluppo sostenibile, innovativo e inclusivo.
Il Patto per la Puglia, più che un semplice documento, rappresenta una visione: quella di una regione che guarda al futuro con ambizione, capace di coniugare tradizione e modernità, e pronta a dimostrare che le risorse stanziate possono davvero tradursi in opportunità tangibili per i cittadini, le imprese e le nuove generazioni.
Direttore Web TV Puglia